Quando leggiamo la parola “risparmio”, reagiamo in due modi: o col desiderio di approfittare dell’offerta oppure col sospetto che ciò che viene proposto non debba valere granché.
Ebbene, siccome il risparmio è un concetto che suppone la reciprocità di uno scambio fra committenti, se ne deduce che laddove ci sia un’economia reale (dal greco “oikonomía”, “amministrazione della casa” o anche “gestione di un ambiente abitativo”) vi sia anche uno scambio di riconoscimenti reciproci fra gli attori della cosiddetta trattativa.
Intendendola in questo modo, l’economia non sarà assimilata al mero profitto, ma piuttosto ad una pratica che, nel suo principio, dipende dalla fiducia e dal riconoscimento di un valore.
myWorld è innanzitutto un sistema basato su una socialità diffusa: al suo interno ciascuno dei protagonisti assume un ruolo di credito che fidelizza le persone. Il valore della fedeltà al circuito accrescerà la fiducia nei confronti dello stesso, in quanto dimostra con cognizione di causa la veridicità di un risparmio dapprima diffidato, poi apprezzato, perché reale, e che, propriamente, scaturisce dagli acquisti quotidiani. Da qui prende il via un futuristico passaparola dal cui vantaggio non ci si può esimere, in quanto efficacemente votato alla tangibilità di un risparmio concreto e reiterato nel tempo.